Turbocisterna T/c “ERCOLE” c/s ICLY

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Foto 1

Turbocisterna varata nell’Ottobre 1960 nei Cantiere Ansaldo di Sestri Ponente, madrina la sig. Angelina Lauro. Lunghezza fra le pp 229.15 mt, larghezza massima 32.20 mt, immersione massima 11.48 mt, potenza apparato motore 21.000 HP. Velocità  massima 18 nodi. DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). ton 76.000, Stazza LordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via. A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 ton 35.168 , Stazza NettaStazza netta La Stazza netta  esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali. A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 ton 20.335.

Foto 2

In questa foto una panoramica della stazione radio per allora equipaggiata con i più avanzati apparati prodotti in Italia. Si tratta di una stazione installata e successivamente gestita dalla S.I.R.M. (Società Italiana Radio Marittima). La nave montava due ricevitori prodotti dalla MARCONI ITALIANA, il ricevitore montato a sinistra nella consolle è il modello RV 101 con copertura in sei bande da 45 a 2500 kHz, il ricevitore montato a destra invece è il modello RV 102 con copertura in sei bande da 1500 kHz a 25 MHz. Al centro della consolle tra i due ricevitori un pannello dove venivano centralizzate alcune commutazioni come quella del tasto radiotelegrafico sui vari trasmettitori, la possibilità di un altoparlante centralizzato, le commutazioni per l’alimentazione d’emergenza  a batterie e altri comandi. A paratia nella zona centrale della consolle e poco sopra il rack dei ricevitori un pannello per lo smistamento delle antenne di ricezione, sopra  il grosso commutatore per le antenne di trasmissione, a destra di questo dispositivo appare l’orologio di stazione mentre sulla sinistra la targa con il nominativo internazionale della nave. Ai lati del tavolo operatore ci sono i due grossi trasmettitori radiotelegrafici principali prodotti dalla MARCONI ITALIANA, il TX sulla sinistra è il modello TC-109-OM (trasmettitore per la banda dei 500 kc/s), sulla destra appare il TX  modello TC-109A (trasmettitore per le onde corte). Sulla destra della foto in posizione laterale appare il grosso ricetrasmettitore radiotelefonico della IRME che descriveremo nella foto successiva.
Foto 3

Nella foto 3 sulla sinistra accanto al divanetto il ricetrasmettitore radiotelefonico della IRME modello ORIONE con copertura della banda delle stazioni costiere in Onde Medie, Medio Corte e di alcune frequenze in Onde Corte. A destra della foto, installato sul tavolo il trasmettitore radiotelegrafico di emergenza della IRME per la banda dei 500 kc/s modello T50-5 e sopra, installato a paratia, il ricevitore e il manipolatore del segnale di allarme sulla 500 kc/s prodotto in varie versioni dalla IRME.

Foto 4

Radiogoniometro prodotto dalla MARCONI ITALIANA modello 3/3/S-3 con copertura della banda di frequenza da 200 a 600 kHz in modalità A1 e A2.

Foto 5

Una vista parziale del Ponte di Comando con i sistemi di governo manuale e automatico asservito dalla girobussola.

Foto 6

Gabbia di protezione delle connessioni tra uscite dei trasmettitori e le relative antenne di trasmissione.

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

 

 

 

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