Motonave M/n “PALATINO” c/s ICKX
Foto 1
Foto 2
La stazione radio di questa classe di navi del Lloyd Triestino era molto ampia, nel caso della “PALATINO”, ma credo che le installazioni fossero le medesime sulle navi gemelle, appaiono sulla mensola del tavolo operatore due ricevitori dell’ALLOCCHIO BACCHNI modello AC16, il primo nell’ordine è il modello a copertura generale da 1,6 a 25 MHz mentre il secondo aveva la copertura delle Onde Lunghe fino a 1,6 MHz quindi era il ricevitore per l’ascolto della 500 kc/s e per la radiofonia in AM, il primo RX è collegato ad un altoparlante esterno ad esso laterale mentre per ovvie ragioni, il secondo ricevitore è collegato ad una cuffia preferenza spesso dell’Ufficiale RT per mantenere un migliore ascolto durante la ricezione di bollettini e avvisi; nell’angolo dopo la macchina da scrivere appare il trasmettitore radiotelegrafico principale per la banda dei 500 kHz, si tratta del modello T-300-OM della MARCONI ITALIANA, di seguito a paratia il grosso commutatore per le antenne di trasmissione affiancato da alcuni quadri elettrici e sul tavolo il ricetrasmettiore radiotelefonico in AM della IRME modello MIZAR con coperura di frequenza fino alla banda degli 8 MHz.
Foto 3
Nella foto 3 appare il lato opposto del tavolo operatore e dopo i ricevitori, nell’angolo, è installato il trasmettitore radiotelegrafico principale per le Onde Corte prodotto dalla MARCONI ITALIANA come modello T-300-OC, di seguito sempre sul piano del tavolo il ricevitore di soccorso per la 500 kc/s della IRME modello ARGO seguito dal TX radiotelegrafico di emergenza modello T50-7 (banda della 500 k/s), di seguito il commutatore per l’alimentazione a batteria e a paratia un telefono INTERCOM, un quadro elettrico e il ricevitore del segnale di autoallarme per la frequenza dei 500 kc/s. Ci si può porre la domanda sul perchè la nave fosse stata dotata di due ricevitori di emergenza, semplicemente l’apparato sul tavolo accanto al TX forma una linea completa per essere indipendente in caso di alimentazione di emegenza lasciando libero l’altro ricevitore automatico di funzionare autonomamente.
Foto 4
Nella foto sopra l’eccellente radiogoniometro automatico della MARCONI modello LODESTAR e il visore radar di cui al momento della pubblicazione di questo articolo non è disponibile l’identificazione.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231