Turbocisterna T/s “ESSO ROMA” c/s ICEO
Foto 1
Turbocisterna “ESSO ROMA”, nominativo internazionale ICEO, costruita presso i cantieri CRDA di Monfalcone nel 1960
– Costruzione nr 1848 – varata il 22 marzo 1959 e consegnata nel marzo 1960. Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 23231 tons, Stazza nettaStazza netta La Stazza netta esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 13931 tons, Portata massimaPortata massima + Si definisce portata massima di una nave il peso massimo del carico che essa può imbarcare, questo dato si esprime in tonnellate.Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 36163 tonnellate, Lunghezza fuori tutto 201,16 metri, Largezza massima 27,43 metri, Immersione massima 14,33 metri. Apparato motore costituito da 2 caldaie a tubi d’acqua e 1 gruppo turbo-riduttore per una potenza di 16200 Cavalli su singola elica per una velocità massima di 17 nodi. Costruita per “La Columbia” Società Marittima per Azioni con sede in Roma e dal 1972 Esso Italiana S.p.A. – Roma.
Foto 2
Nella foto la zona centrale della stazione radio della petroliera con i suoi ricevitori e trasmettitori principali. Sopra la mensola del tavolo operatore appaiono i due ricevitori principali dell’ALLOCCHIO BACCHINI intervallati da una centralina destinata all’avviamento dei gruppi motori e ad altre funzioni di commutazione. Il ricevitore sulla sinistra è il modello AC/16 per Onde lunghe e Onde Medie; questo RX avendo la copertura della 500 kc/s poteva essere alimentato sia dalla tensione di rete che dalle batterie infatti, a fianco sulla sinistra, si può vedere il commutatore per l’ alimentazione di emergenza. Il ricevitore sulla destra è il modello AC/16 a copertura generale da 1,6 fino a 25 MHz. Nella zona centrale della mensola, in corrispondenza della centralina e installati a paratia ci sono: il grosso commutatore per le antenne di trasmissione sotto il commutatore per le antenne di ricezione tramite penzoli e quindi l’orologio di stazione con i minuti di silenzio per la grafia, in quegli anni ancora non si era svolta la Convenzione Internazionale che imponeva i minuti di silenzio anche per la fonia (2182 kc/s). Il trasmettitore sulla destra è il TX principale per le Onde Corte realizzato dalla MARCONI ITALIANA come modello T-300-OC mentre il TX simile ma installato sulla sinistra è il trasmettitore principale per le Onde Medie, banda dei 500 kc/s, questo apparato era realizzato sempre dalla MARCONI ITALIANA come modello T-300-OM.
Foto 3
Nella foto 3 di nuovo sulla destra il TX radiotelegrafico principale per la banda dei 500 kc/s quindi un alimentatore e sulla sinistra il trasmettitore di emergenza per la 500 della IRME, si tratta del modelloT50-5.
Foto 4
Nella foto sulla sinistra il grosso ricetrasmettitore radiotelefonico in modulazione di ampiezza per Onde Medie e Corte di marca IRME modello SAGITTARIO. Il ricevitore oltre alla sintonia tramite VFO era dotato di frequenze quarzate per le stazioni che si contattavano più frequentemente. Le bande coperte in HF erano la 4, 8, 12 , 16 e 22 MHz e la copertura tra HF e Onde Medie era selezionabile attraverso dei commutatori che indicavano “FREQUENZE ALTE” e”FREQUENZE BASSE”. Sulla destra dopo la porta d’ingresso il primo apparato che appare installato a paratia è il ricevitore del segnale di autoallarme per la 500 kc/s e il quadro elettrico principale della stazione radio con a fianco altri dispositivi per il controllo delle alimentazioni, a parete sulla propria mensola il ricetrasmettitore per le lance di salvataggio modello “NAUTILUS”. Foto 5
In questa foto siamo in Sala Nautica, locale adiacente al Ponte di Comando dove appare l’ampio tavolo di carteggio con i vari cassetti destinati ad alloggiare la cartografia in dotazione alla nave e negli armadietti gli stumenti ottici per la navigazione costiera e astronomica nonchè le pubblicazioni nautiche, in questo locale si seguiva la navigazione attraverso le operazioni di carteggio stabilendo la posizione della nave, pianificando le navigazioni brevi o le traversate, in questa sala venivano installati tutti gli strumenti per la meteorologia, il registratore di rotta (una sorta di scatola nera) e gli apparati per la navigazione radioelettrica tra cui in primo piano si nota il radiogoniometro della MARCONI modello 3-3-S-3.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231