S/S “TRANSILVANIA” c/s IBTK
Foto 1
La S/S “TRANSILVANIA” era una ex nave Liberty, per chi non conoscesse questo tipologia di nave riporto di seguito un estratto di Wikipedia:
Le navi da trasporto classe Liberty, di realizzazione statunitense, sono state le principali unità navali da carico utilizzate dai Paesi Alleati nel corso della seconda guerra mondiale; esse hanno rappresentato un modello di nave cargo standard, che grazie alla facilità e velocità di costruzione poté essere realizzata in migliaia di unità, che sono risultate largamente impiegate nei convogli che dagli Stati Uniti erano diretti ai Paesi Alleati. Dopo la fine della guerra, restavano oltre 40 milioni di tonnellate di navi mercantili disponibili (nonostante l’affondamento di 20 milioni), una larga parte di queste tonnellate erano rappresentate da navi Liberty. Molte furono immesse nella flotta ausiliaria e nella riserva degli Stati Uniti, mentre molte altre vennero cedute a prezzo simbolico per far ripartire il traffico mercantile e quindi vennero fornite Liberty a numerose nazioni, come le 100 unità a vari armatori italiani, 100 unità alla Grecia, 106 navi alla Gran Bretagna. Nel 1965 c’erano ancora 800 navi Liberty che circolavano sui mari del nostro Pianeta. LA “TRANSILVANIA” era una nave di queste e quando acquisita dagli italiani subì lavori di trasformazione e adattamento e la stazione radio fu totalmente riequipaggiata con apparati di nostra costruzione. La nave fu varata nel 1943 presso i Cantieri di Portland (U.S.A.), dalla posa della chiglia alla consegna passarono appena due mesi, la nave era dotata di macchina alternativa con caldaia a vapore che muoveva 3 cilindri sviluppando una potenza di 2500 Cavalli per una velocità di 11 nodi (singola elica). La nave aveva una stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via. A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 di 7176.00 tons, una stazza nettaStazza netta La Stazza netta esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali. A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 di 4380.00 tons e un disolcamento a nave scarica di 10917.00 tons, lunghezza fuori tutto 134.57 metri, larghezza massima 17.34 metri, immersione massima 8,46 metri. Varata con il nome di “TOBIAS LEAR” fu ceduta all’Olanda e assunse il nome di “FORT ORANGE”, nel 1947 sempre sotto bandiera Olandese prende il nome di BLIJDENDYK. Nell’Ottobre 1957 viene acquistata dalla Società di Navigazione Italiana: Ditta Luigi Pittaluga Vapori di Genova e viene rinominata S/S “TRANSILVANIA” dove per S/S si intende “Steaming Ship” ossia – Nave mossa da vapore – in questo caso il vapore non muoveva una turbina ma la tradizionale macchina altrenativa composta da 3 cilindri.
Foto 2
Nella foto 2 la postazione operatore con i due ricevitori di cui fu equipaggiata la nave in Italia. I due RX sono i ben noti ALLOCCHIO BACCHINI modello AC/16 il ricevitore di destra è l’AC/16 a copertura continua da 1,4 a 25 MHz mentre il ricevitore di sinistra aveva la copertura delle Onde Lunghe e Medie ossia da 75 a 1600 kHz quindi dedicato all’ascolto della 500 kHz e per il traffico in grafia sulla banda delle OM, questo RX solitamente era adibito per essere alimentato dalla sorgente di emergenza; sulla sinistra il grosso TX radiotelegrafico principale per la banda dei 500 kHz, si tratta del modello T-120 della IRME, a fianco si intravvede uno spigolo di un TX di emergenza per la 500 kHz che non appare però in nessun’altra foto appartenente all’archivio di questa nave e quindi non si riesce a identificarne il modello, presumibilmente è uno dei TX di emergenza prodotti dalla IRME in quel periodo. Al centro del tavolo operatore il telecomando per avviare gli inverters per le alimentazioni dei vari apparati o per commutare l’alimentazione di emergenza, accanto a questo dispositivo si notano due tasti telegrafici. A paratia in corrispondenza dei ricevitori il grosso commutatore per le antenne di trasmissione e l’orologio di stazione, sempre a parete in basso a destra la lavagnetta per le annotazioni di servizio come orari e frequenze d’ascolto, cambio delle tariffe per la tassazione del traffico radio e altri appunti ultili.
Foto 3
Nella foto 3 verranno descritti solo gli apparati che nella foto sopra non erano visibili; l’apparato più vicino al ricevitore di destra è il T-300-OC della MARCONI ITALIANA, era il TX radiotelegrafico principale per il traffico in Onde Corte a fianco l’ RTX radiotelefonico della IRME modello SAGITTARIO per le cominicazione RTF in modulazione di ampiezza nella banda delle Onde Medio-Corte da 1,6 a 4 MHz e delle Onde Corte da 4 a 22 MHz.
Foto 4
Nella foto sopra il locale per il gruppo inverter.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231