Motonave M/n “CAPO FARO” c/s IBCC
Foto 1
Motonave frigorifera “CAPO FARO” costruita presso i cantieri Navali Giuliano San Giusto di Trieste nel 1956, varata il 14 marzo 1956 e consegnata nel settembre 1956, costruzione n° 45 e iscritta al Compartimento di Palermo al n° 370. Lunghezza fuori tutto 78,8 metri, Larghezza massima 12,05 metri, Immersione 4,47 metri, Stazza LordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 1.914 tons, Stazza NettaStazza netta La Stazza netta esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 1.061 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 2.750 tonnellate. Apparato motore a centro nave: 1 motore diesel FIAT a due tempi 6 cilindri diametro mm 480 corsa mm 640 per una potenza di 1.750 CA, Velocità durante le prove in mare 13,24 nodi, Velocità di esercizio 12,00 nodi. Armatore Gestione Esercizio Navi Sicilia (G.E.N.S.) di Palermo
Foto 2
Nell’archivio fotografico di questa nave è presente solo questa immagine della stazione radio dalla quale si evince che alcuni apparati non sono stati fotografati, in effetti da un primo esame manca il secondo ricevitore e cioè quello con copertura della 500 kc/s; sulla destra della foto appare infatti il ricevitore dell’ALLOCCHIO BACCHINI modello AC/16 a copertura generale da 1,4 Mc/s a 25 Mc/s e quindi senza la copertura della banda radiotelegrafica in Onde Medie e questo vuole dire senza la possibilità di ascoltare la 500, sicuramente alla sua destra era installato o un altro ALLOCCHIO BACCHINI con copertura delle Onde Medie o altro ricevitore come il modello R 1241 della MARCONI ITALIANA e questo è uno degli apparati importanti non presenti in foto. Ora dal ricevitore descritto procedendo verso sinistra compare il Trasmettitore radiotelegrafico principale per la banda della 500, si tratta del noto T-300-OM della MARCONI ITALIANA affiancato dal TX principale per Onde Corte ossia dal T-300-OC sempre della MARCONI ITALIANA, alla sua sinistra il trasmettitore di emergenza della IRME Mod. T-40-SM. Proseguendo verso sinistra e a paratia in vista longitudinale il ricevitore del segnale di allarme per la 500 kc/s con il suo alimentatore. Sul cielo della stazione radio, in posizione centrale il commutatore a coltello per le antenne di trasmissione. Sicuramente la nave era dotata dell’apparato di soccorso per lancia di salvataggio e probabilmente di un ricetrasmettitore radiotelefonico, manca poi l’orologio di stazione e la console / telecomando per avviare gli inverter e altri eventuali dispositivi come quadri elettrici e commutatori; di sicuro esisteva un’altra foto che inquadrava la rimanente parte della stazione radio ma che riusciamo facilmente a ricostruire nelle componenti importanti conoscendo le dotazioni dell’equipaggiamento radio obbligatorio secondo le normative in vigore in quegli anni.
Foto 3
Nella foto 3 siamo in Sala nautica, locale attiguo al Ponte di Comando o Plancia dove si eseguono tutte le operazioni per la condotta della navigazione, dalla pianificazione alla determinazione del punto nave, dai calcoli astronomici ai rilevamenti radiogoniometrici, l’ampio tavolo di carteggio come si vede in foto è dotato di ampi cassetti per riporre le carte nautiche e sulla destra si vede l’alloggiamento del cronometro di bordo necessario per i calcoli astronomici e non solo, si può vedere una libreria ancora vuota essendo la nave agli allestimenti me che avrebbe contenuto le pubblicazioni più importanti per la navigazione come le Effemeridi nautiche, i Portolani, le Tavole nautiche e quelle di marea etc., sopra lo stipetto in fondo è installato un radiogoniometro di marca MARCONI ITALIANA si tratta del modello 3-3-S-3, in corrispondenza del tavolo di carteggio a paratia appare l’ecoscandaglio della MARCONI MARINE Inglese modello GRAPHETTE 848B alla sua destra un Barometro aneroide, un particolare di questa Sala nautica è che aveva il tavolo di carteggio retroilluminato, si vede infatti che il ripiano sul quale si stenderanno le carte nautiche è di vetro satinato e al centro installato a parete si può vedere un potenziometro per la regolazione della luce retroilluminante.
Foto 4
Questa foto è del Ponte di Comando; in primo piano appare l’indicatore del radar della R.C.A. modello CR/150 B, di seguito il Telegrafo di macchina con il quale si davano gli ordini su come regolare le andature della nave sia in marcia AVANTI che INDIETRO, un pò più avanti sulla destra la bussola magnetica di Rotta e la ruota a caviglie per il governo del timone, ci sono poi altri dispositvi minori e una curiosità sono gli scaffaletti in alto dove venivano riposte le bandiere di segnalazione opportunamente arrotolate.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231