Turbocisterna T/c “ANTONIETTA FASSIO” c/s ICQR

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Foto 1

Turbocisterna “ANTONIETTA FASSIO”, Nominativo Internazionale I C Q R, costruita presso i Cantieri Ansaldo stabilimento “Luigi Orlando” di Livorno nel 1961, costruzione n. 1555 impostata il 28 febbraio 1959 e varata il 26 giugno 1960, consegnata l’ 11 marzo 1961. Stazza LordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 35.835 tons,  Stazza NettaStazza netta La Stazza netta  esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 20.554 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 52.870 tonnellate. Lunghezza fuori tutto 246,25 metri, Larghezza massima 32,31 metri, Pescaggio massimo 11,485 metri. Apparato di propulsione una turbina a vapore  Ansaldo a doppia riduzione alimentata da 2 caldaia a vapore ANSALDO-Foster Wheeler a tubi d’acqua per una Potenza di 23.000 Cavalli Asse e 1 elica a pale fisse, velocità di esercizio nodi 17,87 nodi. Equipaggio : 64 persone. Iscritta al compartimento di Genova al n 3230. Scafo in acciaio. Armatore: Villain & Fassio-GENOVA

Foto 2

Nella foto 2 al centro il tavolo dell’operatore, sulla dx il ricevitore ALLOCCHIO BACCHINI AC-16 a copertura continua mentre sulla sx, sempre dell’ALLOCCHIO BACCHINI, il ricevitore AC16/OM ossia con copertura delle sole Onde Lunghe e delle Onde Medie, al centro la consolle per facilitare all’operatore alcune commutazioni tra le quali l’avviamento degli inverter, la carica delle batterie per l’alimentazione di emergenza, l’inserzione dei tasti telegrafici sui vari trasmettitori e altri servizi accessori. A dx del tavolo operatore il Trasmettitore radiotelegrafico principale per le Onde Corte della MARCONI ITALIANA modello TC- 109A; dalla parte opposta della foto, sulla sx, si scorge una costola del Trasmettitore radiotelegrafico principale per Onde Medie (banda dei 500 kc/s) realizzato sempre dalla MARCONI ITALIANA e si tratta del modello TC-110-OM che si vedrà meglio nella foto successiva. Da notare in foto guardando il tavolo operatore che al centro sono installati a paratia, in basso, un sistema per lo smistamento delle antenne di ricezione e sopra il grosso commutatore per le antenne di trasmissione fra i due sistemi di commutazione la targa con il nominativo della nave; per terra sulla destra della foto il trasmettitore di soccorso per lance di salvataggio modello NAUTILUS. Sopra il ricevitore di destra un apparecchio telefonico per le comunicazioni interne.

Foto 3

Nella foto 3, dopo il tavolo operatore ben descritto nella foto precedente, appare il Trasmettitore principale radiotelegrafico per Onde Medie della MARCONI ITALIANA modello TC-110-OM del quale nella foto sopra era appena visibile uno spigolo; segue il grosso Ricetrasmettitore in Modulazione di Ampiezza per le conversazioni radiotelefoniche prodotto dalla IRME come modello ORIONE, si tratta del più potente e completo apparato nel suo genere disponbile in Italia in quegli anni, l’apparato lavorava sia in Onde Medie che in Onde Corte. Tra i due trasmettitori si scorge l’orologio di stazione e la lavagna per gli appunti di servizio. Osservando il cielo della stazione radio si può notare che già in quegli anni le navi erano dotate di aria condizionata e in questa foto è ben visibile l’apertura di uscita per le antenne di tasmissione.

Foto 4

Nella foto sopra, sul tavolo appare il trasmettitore di emergenza per la banda della 500 kc/s della IRME modello T 50-5, sulla sua sinistra il ricetrasmettitore radiotelefonico in AM della IRME modello MIZAR con copertura delle seguenti bande: da 550 a 1550 kc/s;  da 1,5 a 3 Mc/s  e  da 8 a 9 Mc/s. A paratia il ricevitore del segnale d’allarme per la 500 kc/s della IRME.

Foto 5

In foto il radiogoniometro della MARCONI ITALIANA modello 3-3-S-3 con copertura di frequenza da 200 a 600 kc/s in modalità A1 e A2.

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

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