Motonave M/n “MARIA ANGELA MARTINOLI” c/s IBMW
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La Motonave “MARIA ANGELA MARTINOLI” nominativo internazionale IBMW è stata costruita nel 1957 dai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste, tipo di nave: General cargo – Merce varia. Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 7.498 tons, Stazza nettaStazza netta La Stazza netta esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 4.290 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 10.758 tonnellate. Lunghezza fuori tutto 139 metri, Larghezza massima 18 metri, Immersione massima 11,66 metri. Apparato di propulsione Diesel SULZER 4 cilindri (760 x 1550 mm) per una potenza di 3600 Cavalli, singola elica. Armatore: Società di Navigazione per Azioni Marco U. Martinolich di Trieste.
Foto 2
Nella foto sopra appare l’ampio tavolo operatore con due ricevitori, l’RX di destra, con a fianco il suo alimentatore, è un ALLOCCHIO BACCHINI AC/16 con copertura generale di frequenza da 1,5 MHz fino a 25 MHz in sei bande e nelle modalità A1, A2 e A3; il ricevitore di sinistra è il modello R 1241 della MARCONI ITALIANA con copertura delle Onde Lunghe, Medie e Medio Corte in modalità A1 e A2; questo ricevitore era quello destinato all’ascolto e al traffico sulla banda dei 500 kc/s, al suo fianco installato sul piano del tavolo il commutatore per l’alimentazione di rete o per quella di emergenza, quest’ultimo ricevitore doveva avere la possibilità di essere alimentato anche a batterie vista la sua copertura della 500 kc/s. Ad angolo e appoggiato sul piano del tavolo c’è il Trasmettitore radiotelegrafico principale per la bande delle Onde Medie (500 kHz) che verrà descritto nella foto successiva. Sopra i due ricevitori, a paratia, c’è il quadro elettrico generale della stazione RT sovrastato dalla targa con il nominativo della nave, a destra del dispositivo si può vedere l’orologio di stazione e sotto il commutatore per le antenne di ricezione, a sinistra il quadro elettrico per la ricarica delle batterie.
Foto 3
Dopo il ricevitore descritto nella foto precedente, appoggiato sul piano del tavolo c’è il Trasmettitore radiotelegrafico principale per la bande delle Onde Medie (500 kHz) si tratta di un TX prodotto dalla IRME come modello TR 522, sulla sua sinistra sotto la tendina dell’oblò il TX di emergenza di marca IRME, si tratta del modello T-50 con frequenza fissa di trasmissione e quindi dotato solo della 500 kc/s, alla sua sinistra il TX radiotelegrafico principale per le Onde Corte tipo T-300-OC della MARCONI ITALIANA a sinistra del quale, installato a paratia, si può vedere il ricevitore automatico del segnale di autoallarme per la 500 kc/s della INCAR si tratta del modello I.R. 150 composto dal modulo alimentatore (apparato più piccolo) e dal ricevitore vero e proprio collegato ai vari dispositivi di allertamento (di tipo acustico) ubicati in stazione radio, sul Ponte di Comando e nella cabina dell’Ufficiale marconista. In corrispondenza dei 2 trasmettitori sul cielo della stazione appare il grosso commutatore per le antenne di trasmissione.
Foto 4
Nella foto sopra siamo in Sala nautica, oltre l’ampio tavolo per il carteggio installato sopra il piano dello stipetto appare il radiogoniometro della MARCONI ITALIANA modello 3-3-S-3, sulla paratia opposta e verso il davanti della foto appare un Ecoscandaglio, strumento elettroacustico necessario per la misura della profondità.
Foto 5
Nella foto 5 l’antenna radar di tipo a “paraboloide” e collegate attraverso apposito isolatore in porcellana le due antenne filari di trasmissione, quella principale e quella di riserva, nei pressi dell’installazione radar potevano essere installate solo le antenne di trasmissione mentre era da evitare la vicinanza con le antenne di ricezione pena le interferenze della potente trasmissione radar di tipo impulsivo nei ricevitori della stazione radio.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231