The Art and Skill of Radio Telegraphy written by NØHFF
The Art and Skill of Radio Telegraphy
di William G. Pierpont, NØHFF
L’arte, il talento, il fascino della telegrafia
Terza edizione riveduta 20 Aprile 2002
Copyright © William G. Pierpont, N0HFF
Per chi è interessato alla telegrafia, per chi vorrà impararla, per chi ne è appassionato, e per chi desidera migliorare le proprie capacità
“L’arte e il talento per la telegrafia sono particolarissimi. Gli psicologi che hanno studiato a fondo coloro che hanno creato e sviluppato in se queste doti sono stati affascinati e spinti a cercare di comprendere. L’idea di riuscire a comunicare ad altri il proprio pensiero a mezzo unicamente di un semplice suono intermittente, non è già essa una cosa inverosimile?” |
Traduzione in Italiano a cura dell’INORC
Italian Naval Old Rhythmers Club
Questo libro scritto da NØHFF (SK) è un atto d’amore verso quel fenomeno e quel mondo particolare e così importante per l’umanità, costituito dalla telegrafia e dalla radiotelegrafia. L’autore ha richiesto che esso venga riprodotto e messo a disposizione di quante più persone possibile, senza fini di lucro (in pratica solo recupero di spese vive). Con questo spirito esso è stato così tradotto in varie lingue da altri radioamatori. Per la traduzione in Italiano non poteva che essere l’INORC ad occuparsene, anche perché questa iniziativa corrisponde in pieno agli scopi statutari del nostro Club:
Art. 2 dello Statuto dell’INORC:
Art. 2 – SCOPI DELL’ INORC
Gli scopi dell’ INORC sono :
- promuovere, diffondere e migliorare l’impiego del sistema C.W.;
- aggregare in associazione operatori e tecnici delle telecomunicazioni, e radioamatori, al fine di intervenire e contribuire alla difesa e al mantenimento del patrimonio culturale legato al mondo della telegrafia.
Hanno partecipato i soci:
Giuliano I1SAF, INORC 391
Mauro I7OEB, INORC 177
Pietro I2CZQ, INORC 458
Paolo IKØBOU, INORC 537
Sandro I7ALE, INORC 471
Claudio IKØXCB, INORC 435
Commenti dei traduttori
I traduttori, essendo essi stessi tutti telegrafisti radioamatori da parecchi decenni, nonché, (la maggior parte di essi) anche ex radiooperatori professionisti della Marina o di stazioni costiere, si sono permessi di inserire qualche commento qua e là, per arricchire l’opera anche con ulteriori esperienze o usanze nostrane.
Quando possibile i riferimenti, nelle esercitazioni di trasmissione e ricezione, a parole e frasi specifiche della lingua inglese, sono stati sostituiti con cose simili ma più vicine ed utili al lettore o all’operatore italiano. Molti termini soprattutto nomi propri, soprannomi, o modi di dire sono stati tradotti solo se in italiano rimangono significativi. Diversamente, non sono stati invece tradotti per conservarne il preciso riferimento alle situazioni originali d’oltre oceano.
Poiché nel libro si parla del codice Morse come codice di suoni, che corrispondono a lettere e numeri, non vengono mai usati i termini “punto” e “linea” che si riferiscono ad immagini. Nel testo originale il suono breve ed il suono lungo vengono indicati, come d’uso nei testi inglesi, rispettivamente come “di” (oppure “dit”) e “dah”. In italiano abbiamo utilizzato “di” e “daa”. Quando si parla di velocità di trasmissione o ricezione abbiamo spesso sostituito i valori in WPM (word per minute) con quelli di CPM (caratteri per minuto), più usuali da noi. Poiché le “parole al minuto” sono parole convenzionali pari a 5 caratteri, si fa presto a passare dall’una all’altra, essendo 1 wpm uguale a 5 cpm.
Piccolo Glossario
Damper: | elemento, di varia foggia, contro il quale va a poggiare l’estremità di braccio oscillante del bug, e che serve a d arrestarne le oscillazioni. |
Keyer: | manipolatore elettronico. |
Sounder: | apparecchietto che, seguendo l’andamento dei segnali telegrafici ricevuti, emette un clicchettìo che consente, con adeguata preparazione, di riconoscere i caratteri del codice Morse e quindi di “ricevere”. |
Tastiera: | la parola indica degli strumenti elettronici autosufficienti e limitati, consistenti unicamente in una tastiera, con all’interno delle semplici memorie preprogrammate, che elettronicamente generavano codice morse o codice di telescrivente. Oggi in disuso a favore dei più versatili computers, che hanno anche essi la tastiera, che però qui è solo un insieme di tasti per dialogare con il computer, ma che da sola non serve a niente. |
Manipolare: | formare manualmente gli elementi dei caratteri, e quindi i caratteri stessi, del codice morse, a mezzo di adatti strumenti. |
CW: | in pratica sinonimo di “telegrafia Morse”. Sono le iniziali delle parole “Continuous Wave” cioè onda continua. In tempi molto lontani le trasmissioni radio venivano effettuate con la produzione di potenti scintille e la trasmissione era quindi un insieme di impulsi separati, che ricordavano più delle scariche elettriche che dei segnali coe siamo oggi abituati ad ascoltare. Con l’avanzare della tecnica si riuscì a creare dei circuiti di trasmissione che erano in condizione di trasmettere invece un segnale continuo, cioè una Onda Continua, o Continuous Wave in inglese. Questa “onda continua” veniva naturalmente naturalmente utilizzata in maniera “on-off-on….” per produrre i vari elementi del codice stesso, ma per la durata di ogni elemento (“dit” e “daa”) il trasmettitore emette comunque “onde continue”. Le apparecchiature, i trasmettitori, le stazioni radio, le trasmissioni, tutto diventò “CW ” , e l’acronimo CW è restato poi nel tempo ad indicare le trasmissioni in telegrafia. |
Zona: | la striscia o nastro di carta sul quale venivano scritti i punti e le linee dalle macchinette per la ricezione del morse scritto. |
Per chi volesse scaricare l’intero volume e utilizzarlo (senza fini di lucro) può effettuare il download dai links seguenti in varie lingue (visualizzabili in Acrobat Reader)