Motonave M/n “GIANCARLO ZETA” c/s IBGZ
Foto 1
M/n “GIANCARLO ZETA” nominativo internazionale IBGZ, nave di tipo “Merce varia/General Cargo Ship” costruita nel 1957 presso i Cantieri del Mediterraneo Pietra Ligure (Italy). Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via. A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 9363 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 13.925 tons, Lunghezza 147.29 metri, Larghezza massima 19.83 metri. Apparato Motore un diesel Ansaldo tipo Doxford a due tempi 5 cilindri d mm670 cs mm 2320 per una potenza di 5700 kW, singola elica. Compagnia armatoriale Panarea s.p.a.- Palermo. Nella foto la nave ormeggiata a una banchina del porto di Vancouver (Canada).
Foto 2
Nella foto 2 al centro della postazione operatore appaiono i due ricevitori di cui era dotata la nave, si tratta di due apparati dell’ALLOCCHIO BACCHINI modello AC/16, quello di destra è l’AC/16 OM ossia con copertura delle Onde Lunghe e Onde Medie e quindi dedicato all’ascolto della 500 kc/s, in genere questo apparato era predisposto per essere alimentato anche dalla sorgente di emergenza; l’RX di sinistra è un AC/16 OC con copertura da 1,4 a 25 MHz. Sulla destra della foto si può vedere il trasmettitore radiotelegrafico principale per la banda delle Onde Medie della MARCONI ITALIANA modello T-300-OM mentre dalla parte opposta figura il trasmettitore radiotelegrafico principale per Onde Corte costruito sempre dalla MARCONI ITALIANA come modello T-300-OC. Al centro della foto, appoggiato sul tavolo, tra i due ricevitori, appare un telecomando per l’avviamento dei survoltori e per altre commutazioni legate alle tensioni di alimentazione della SRT. A paratia sopra i due ricevitori il grosso commutatore per le antenne di trasmissione con a fianco l’orologio di stazione. Sulla sinistra della foto in posizione longitudinale e non ben visibile figura un apparato che verrà descritto nella foto successsiva.
Foto 3
In questa foto, con vista frontale appare il trasmettitore radiotelegrafico di emergenza; questo apparato era costruito dalla IRME come modello T50-5. Sopra l’apparato si può notare un commutatore per le tensioni di alimentazione di questo TX che era in grado di erogare circa 60/70 Watt. Secondo le normative in vigore questo apparato andava provato con cadenze regolari anche su carico fittizio e l’esito delle prove veniva annotato sul Giornale Radiotelegrafico di Bordo Parte II, tuttavia nessuno vietava l’uso di questo trasmettitore per lo svolgimento del traffico e così per garantirne il funzionamento corretto esso veniva spesso utilizzato dall’Ufficiale RT per espletare il traffico con le costiere sulla banda dei 500 kc/s, quindi molti operatori periodicamente lo impiegavano al posto del TX principale provando così meglio anche l’efficienza della batteria di accumulatori ed evitando che l’apparato rimanesse per troppo tempo in “naftalina”. Sulla sinistra un estintore a polvere e per terra si nota, in vista parziale, l’RTX di soccorso per la lancia di salvataggio modello NAUTILUS.
Foto 4
Nella foto 4 il ricevitore del segnale di allarme per la 500 kc/s prodotto dalla INCAR come modello I.R. 150, il grosso modulo a sinistra era il ricevitore vero e proprio mentre il dispositivo sulla destra serviva per l’accensione e per commutare la tensione di rete o quella di emergenza.
Foto 5
Sopra il radiogoniometro della nave affiancato dalla ripetitrice della Girobussola, questo apparato era realizzato dalla MARCONI ITALIANA e si tratta del modello 3-3-S-3.
Foto 6
Nella foto 6 il locale accumulatori, solitamente adiacente alla stazione radio ma per motivi di sicurezza con accesso da una porta esterna e non comunicante con gli interni della nave.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231