T/c Turbocisterna “ESSO SOUTHAMPTON” c/s GXNB

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Turbocisterna “ESSO SOUTHAMPTON” nominativo internazionale GXNB, costruita per conto della “Esso Petroleum Co. LTD London” dai Cantieri Riuniti dell’ Adriatico di Monfalcone, varata e consegnata nel  1958, Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 23.457 tons, Disolcamento massimo  35,580 tonnellate, Lunghezza fuori tutto 211 metri, Larghezza massima 27,5 metri, Immersione a pieno carico 16 metri. Apparato motore costituito da 2 turbine a vapore DE LAVAL accoppiate su singolo asse per una potenza di 17.600 CV, propulsore singola elica. La stazione radio della nave fu equipaggiata esclusivamente con apparati della MARCONI MARINE Inglese (MIMCo.)

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Al centro della foto si nota il ricevitore principale, si tratta del modello ATALANTA con copertura continua da 15 kHz a 28 MHz in 10 bande e nelle modalita A1 e A3 (Modulazione di Ampiezza). Sulla sinistra dell’ATALANTA appare il ricevitore di emergenza sulla 500 kc/s, si tratta del modello ALERT (TYPE 119), questo apparato che in pratica era il secondo ricevitore di cui era dotata la nave era predisposto per essere alimentato dalla tensione delle batterie; mentre all’inizio questo apparato riceveva solo sulla 500 kc/s esso nel corso del tempo fu completamente modificato per funzionare anche sulle bande HF come la quasi totalità dei ricevitori di emergenza. Sulla destra del ricevitore principale è installato il manipolatore automatico del segnale di allarme per la 500 kc/s, si tratta del modello “AUTOKEY Emergency Alarm Keyer”. In corrispondenza dell’ATALANTA, ma installati a paratia, dal basso un commutatore per le antenne di ricezione, l’altoparlante esterno e l’orologio di stazione con indicati i minuti di silenzio per la 500. Sul bordo della scrivania si può notare il grosso tasto verticale della Marconi, si tratta del modello 365 in una delle sue numerose versioni. Sulla sinistra del tavolo installato nell’angolo c’è il grosso ricevitore modello “Dynatron 2235”  sempe della MIMCo., si tratta di un ricevitore a copertura di frequenza da 1,5 a 30 MHz in tre bande commercializzato da Marconi International Marine come ricevitore di intrattenimento di bordo. Poiché il 2235 non faceva parte della comunicazione radio di base, spettava alla bontà del singolo armatore pagare il ricevitore come voce di costo separata. L’operatore radio, a sua volta, avrebbe trasmesso la programmazione selezionata al sistema PA della nave. L’apparato a fianco del Dynatron credo che fosse un altro dispositivo destinato alla diffusione di notiziari e musica attraverso gli altoparlanti disposti nei vari locali di intrattenimento della nave. Sempre sulla sinistra della foto ma a paratia appaiono diversi dispositivi sicuramente legati alle alimentazioni degli apparati della stazione radio.

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Questa foto sarà descritta a partire dalla sinistra dove nell’angolo del tavolo dell’operatore è installato il trasmettitore principale della nave, si tratta del modello OCEANSPAN un apparato unico che lavorava in grafia sulla banda della 500  e in fonia e grafia sulle bande dei 2, 4, 6, 8, 12, 16 e 22 MHz (apparato dotato di quarzi). Installato a a parete si può notare il grosso commutatore per le antenne di trasmissione. Dopo l’OCEANSPAN verso destra il dispositivo per l’alimentazione di emergenza e il carica batterie a cui segue il trasmettitore di emergenza per la banda dei 500 kc/s modello RELIANCE, si tratta di un TX che erogava circa 100 Watt in CW sulle frequenze di 410, 425,454, 468, 480, 500 and  512  Kc/s che erano le frequenze di cui potevano disporre le stazioni di nave stabilite dalle Convenzioni Internazionali; di seguito un ricevitore del segnale di autoallarme (500 kc/s) si tratta del modello “Seaguard Auto Alarm”.

Foto 3

Nella foto sopra l’ampio Ponte di Comando con la parte posteriore adibita a Sala nautica con ampio tavolo da carteggio, si possono notare il radar e vari dispositivi per la condotta della navigazione.

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

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