Turbonave O.B.O. T/n “EGERIA” c/s ICNE

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Foto 1

Turbonave “EGERIA” nominativo internazionale ICNE. Questa nave all’origine era una bulk carrier, nel 1966 fu convertita in O.B.O. (trasporto di minerali o petrolio/raffinati) con aumento di stazzaStazza La stazza di una imbarcazione, di una nave, in pratica di qualsiasi galleggiante, è una misura di volume e, prima dell'entrata in vigore della "Convenzione Internazionale sulla Stazzatura delle Navi" del 1969, veniva espressa in tonnellate di stazza.La vecchia tonnellata di stazza (valore differente dalla tonnellata intesa come peso) equivaleva a 2,83 metri cubi o 100 piedi cubici. La misurazione del volume utile (stazza netta) veniva conteggiato con una logica di possibilità di carico e pertanto non venivano (e non vengono) conteggiati i volumi dei vani tecnici, serbatoi, gli alloggi e altre situazioni particolari (stazza netta). La stazza lorda invece comprende anche questi volumi.Oggi, pur continuando a parlare di stazza lorda e stazza netta, a seguito dell'entrata in vigore della citata Convenzione, questa non rappresenta più il volume interno di una nave espresso in tonnellate di stazza, ma solamente il risultato dei calcoli di una complessa formula che dà luogo a un numero.Tale valore, pur essendo un indice di "grandezza" e di "capacità" commerciale della nave, non esprime un volume ma, come anzidetto, rappresenta una misura convenzionale. Esiste una formula per la determinazione della "stazza lorda" (GT, gross tonnage) e una formula per la determinazione della "stazza netta" (NT, net tonnage).Fonte: www.nautipedia.itA cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 e portata, i dati citati sotto sono quelli relativi a dopo la trasformazione. La nave è stata varata il  13.12.1959 presso i Cantieri Ansaldo di Sestri Ponente, Costruzione n. 1553, tipo di scafo a scafo singolo, Stazza LordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 40.695 tons,  Portata (estiva) 64.325 tonnellate, Lunghezza fuori tutto  249,90 metri, Larghezza massima 32,30 metri,  Pescaggio massimo 11,48 metri. Motore principale 2 turbine a vapore per una potenza di 23.000 CV, velocità massima di 17,0 nodi, propulsore singola elica a passo fisso. Armatore “Il Gruppo LAURO”.

Foto 2

Nella foto 2 al centro il tavolo dell’operatore, sulla sinistra il ricevitore della MARCONI ITALIANA modello RV 102 A con copertura da 45 kc/s a 1500 kc/s in 5 Bande mentre sulla destra, sempre della MARCONI ITALIANA il modello RV 101 A con copertura da 1,5 Mc/s a 25 Mc/s in 6 Bande, al centro la consolle per facilitare all’operatore alcune commutazioni tra le quali la carica delle batterie per l’alimentazione di emergenza, l’inserzione dei tasti telegrafici sui vari trasmettitori e altri servizi accessori. A destra del tavolo dell’operatore il trasmettitore radiotelegrafico principale per le Onde Corte della Marconi Italiana modello TC-109A, dalla parte opposta della foto, sulla sinistra, si può vedere il trasmettitore radiotelegrafico principale per Onde Medie (banda dei 500 kc/s) realizzato sempre dalla MARCONI ITALIANA e si tratta del modello TC-110-OM. Da notare in foto, guardando il tavolo operatore, che al centro sono installati a paratia, in basso, un sistema per lo smistamento delle antenne di ricezione e sopra il grosso commutatore per le antenne di trasmissione, sulla sinistra l’orologio di stazione e sulla destra la targa con il nominativo poi una lampada.

Foto 3

Nella foto 3 sul tavolo appare il trasmettitore di emergenza per la banda della 500 kc/s della IRME modello T 50-5, sulla sua sinistra il commutatore per le tensioni di alimentazione, per terra del suo alloggiamento a cavalletto il ricetrasmettitore per lance di salvataggio si tratta del modello NAUTILUS; installato a paratia il primo apparato è il ricevitore del segnale d’allarme per la 500 kc/s della IRME, in posizione più interna  e sempre a parete un grosso quadro elettrico, probabilmente si tratta di quello principale che alimentava l’intera stazione radio.

 

Foto 4

In questa foto il ricetrasmettitore radiotelefonico in modulazione di ampiezza per Onde Medie e Corte, si tratta del modello ORIONE prodotto dalla IRME.

Foto 5

Nella foto 5 la gabbia di protezione delle uscite delle antenne di trasmissione, davanti il cassone in legno con le batterie per l’alimentazione di emergenza, si vede poi l’antenna del radiogoniometro e una ruota a caviglie (ruota del timone) per il governo della nave in zone calde tropicali, lungo fiumi e canali nei quali serviva una visibilità maggiore rispetto a quella offerta dal Ponte di Comando.

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

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