Motonave M/n “MARCO U. MARTINOLI” c/s IBMY
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La Motonave “MARCO U. MARTINOLI” nominativo internazionale IBMY è stata costruita nel 1956 dai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste, tipo di nave: General cargo – Merce varia. Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 7441 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 10993 tonnellate, Lunghezza fuori tutto 139 metri, Larghezza massima 18 metri, Immersione massima 11,66 metri. Apparato di propulsione Diesel SULZER 4 cilindri (760 x 1550 mm) capace di sviluppare una potenza di 3600 Cavalli su singolo asse/elica. Armatore Soc.di Navigazione per Azioni Marco U. Martinolich di Trieste.
Foto 2
Nella foto sopra appare l’ampio tavolo operatore con due ricevitori, l’RX di destra, con a fianco il suo alimentatore, è un ALLOCCHIO BACCHINI AC/16 con copertura generale di frequenza da 1,4 MHz fino a 25 MHz in sei bande e nelle modalità A1, A2 e A3; il ricevitore di sinistra è il modello R 1241 della MARCONI ITALIANA con copertura delle Onde Lunghe, Medie e Medio Corte in modalità A1 e A2; questo ricevitore era quello destinato all’ascolto e al traffico sulla banda dei 500 kc/s, al suo fianco installato ad angolo e appoggiato sul piano del tavolo c’è il Trasmettitore radiotelegrafico principale per la bande delle Onde Medie (500 kHz) si tratta di un TX prodotto dalla IRME come modello TR 522 che era in grado di erogare una potenza massima di 120 Watt in CW, sulla sua sinistra sotto l’oblò il TX di emergenza di marca IRME, si tratta del modello T-50 con frequenza fissa di trasmissione e quindi dotato solo della 500 kc/s, in corrispondenza dei 2 trasmettitori sul cielo della stazione appare il grosso commutatore per le antenne di trasmissione. Tornando verso i ricevitori, si notano installati a paratia diversi quadri elettrici sicuramente destinati all’avviamento dei gruppi motori, per la ricarica delle batterie e per l’alimentazione dei vari apparati, si nota una lavagnetta per gli appunti dell’Ufficiale RT, un grosso orologio di stazione e la targa con il nominativo della nave.
Foto 3
Nella foto 3 ancora il TX di emergenza e il TX radiotelegrafico principale per le Onde Corte tipo T-300-OC della MARCONI ITALIANA, sulla sinistra a paratia il ricevitore automatico del segnale di autoallarme per le 500 kc/s della INCAR si tratta del modello I.R. 150 composto dal modulo alimentatore (apparato più piccolo) e dal ricevitore vero e proprio collegato ai vari dispositivi di allertamento (di tipo acustico) in stazione radio, sul Ponte di Comando e nella cabina dell’Ufficiale marconista.
Foto 4
La foto 4 è molto rappresentativa per una nave di quel periodo, in pochi metri quadrati del Ponte di controplancia si nota tutta la dotazione del servizio di navigazione radioelettrico, si può vedere infatti la grossa antenna radar a “paraboloie”, l’antenna a loop incrociati del radiogoniometro e la gabbia delle antenne di trasmissione, come previsto dal regolamento si trattava di due antenne in quanto una era l’antenna principale mentre l’altra era quella di emergenza ( pronta per essere utilizzata in caso di avaria della prima).
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231



