Turbocisterna T/c “MARE NOSTRUM” c/s IBMN

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Foto 1

Turbocisterna “MARE NOSTRUM” nominativo internazionale IBMN, costruita nel 1954 presso i Cantieri Riuniti dell’Adriatico (C.R.D.A.) di  Monfalcone con numero di costruzione 1777. Tipologia di nave: Crude Oil Tanker – Petroliera per trasporto di greggio, Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 20.501 tons, Stazza nettaStazza netta La Stazza netta  esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 12.492 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 31.544 tonnellate, Lunghezza fuori tutto 200.00 metri, Larghezza massima  26.26 metri. Apparato Motore: un motore a vapore con turbina a doppia riduzione della “General Electric Co.” produzione del vapore tramite 2 caldaie a tubi d’acqua con una superficie di riscaldamento di 2410 mq e alimentazione a combustibile liquido, Potenza sviluppata 19.820 Cavalli, singola elica. Armatore “Mediterranea Compagnia di Armamento” – Palermo, Ship Manager Fratelli d’ Amico Armatori S.p.A. – Roma

Foto 2

La petroliera era dotata di una ben attrezzata stazione radiotelegrafica per Onde Medie e Corte,  in quegli anni gli apparati radiotelefonici erano piuttosto rari a bordo delle navi mercantili, molto probabilmente durante la vita della nave a bordo saranno stati installati apparati RTF ma non nel momento della consegna come si può notare dalle foto d’archivio, gli equipaggi tuttavia potevano rimanere in contatto con i propri famigliari attraverso l’invio e il ricevimento di radiotelegrammi, tutte le stazione delle navi da carico erano aperte alla corrispondenza pubblica a meno di situazioni particolari come in caso di guerra quando poteva essere imposto il silenzio radio o in altre rare occasioni. Sul tavolo operatore, sopra la mensola, sono installati due ricevitori, l’RX di sinistra è il modello R 1331  prodotto dalla MARCONI ITALIANA e copriva da 3 Mc/s fino a 25 MC/s in A1, A2 e A3, accanto è installato il suo alimentatore, l’RX sulla destra è il modello R 1241 sempre della MARCONI ITALIANA con copertura da circa 100 kc/s fino a 1600 kc/s, era quindi il ricevitore per l’ascolto e il traffico sulla banda della 500 kc/s. In fondo al tavolo installato ad angolo l’alimentatore SERTI per la ricarica delle batterie per l’alimentazione di emergenza; a paratia si notano dei quadri elettrici di cui il primo a sinistra era collegato all’impianto per la ricarica delle batterie di accumulatori, si notano altri due grossi quadri elettrici con degli interruttori/sezionatori per lo spegnimento e totale disinserzione degli apparati dall’ alimentazione principale, al centro, in corrispondenza dei due ricevitori, l’orologio di stazione, sulla destra del tavolo c’è il grosso Trasmettitore principale che sarà descritto nella foto che segue intanto si può vedere sul cielo della stazione radio il grosso commutatore a coltello per le antenne di trasmissione.

Foto 3

Appena a sinistra del centro della foto il grande Trasmettitore radiotelegrafico principale; questa volta l’apparato era dotato sia delle Onde Medie (banda dei 500 kc/s) che delle Onde Corte, una novità della MARCONI ITALIANA che produsse questo apparato a “copertura generale” seppur quarzato con il nome di T 200, l’apparato poteva emettere nelle modalità A1 e A2 per una potenza di ben oltre 200 Watt. Continuando nell’esplorazione della foto in fondo si nota un lungo mobile destinato come rispostiglio delle parti di ricambio degli apparati e dei documenti della stazione radio; dopo l’estintore, montato sul piano del mobile appare il TX di emergenza per la 500 kc/s, si tratta del modello T40-SM alla sua destra installati a paratia i due dispositivi costituenti il ricevitore del segnale di allarme della 500 kc/s, si tratta del modello “VEDETTA II” della MARCONI ITALIANA.

Foto 4

In questa foto siamo nella bellissima Sala Nautica della nave, il primo apparato che si vede sulla sinistra è il radiogoniometro delle Officine Radio Marconi di Genova, si tratta del modello RGM 3/3, segue a paratia un Tachimetro/Solcometro (assimilabile al contachilometri di una nostra auto) apparato che oltre a misurare la velocità della nave forniva anche le miglia percorse, segue l’ecoscandaglio (misuratore di profondità) della MARCONI INGLESE si tratta del modello SEAVISA, l’ultimo dispositivo è un Registratore di Rotta che era una sorta di “scatola nera” primordiale. Molto bello è l’ampio tavolo di carteggio sul quale si operava sulle carte nautiche per tracciare rotte, posizioni e risolvere problemi grafici di navigazione, le carte venivano riposte nei grandi cassetti che appaiono sotto, in un angolo del tavolo di carteggio trovava posto l’alloggiamento per il cronometro di bordo, oggetto indispensabile e ancora oggi obbligatorio per la navigazione astronomica, chiaramente nelle ante verticali erano riposti gli strumenti per la navigazione costiera e astronomica.

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

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