Motocisterna M/c “SERGIO LAGHI” c/s ICLW
Di questa nave su internet sono disponibili molte informazioni storiche relative alle vicissitudini che essa ha dovuto affrontare durante la II Guerra Mondiale rischiando anche di andare perduta, fortunatamente salvata dagli Alleati ebbe una vita lunghissima in giro per i mari del Pianeta. Fu demolita a La Spezia nel 1970.
Foto 1
Motonave “Sergio Laghi” nominativo Internazionale ICLW, varata il 02.04.1942 presso i Cantieri Riuniti dell’Adriatico – Monfalcone – ITALY, costruzione n. 1257, consegnata nel dicembre 1942. Tipo di scafo scafo singolo – single hull, materiale dello scafo acciaio – steel. Unità iscritta al Compartimento Marittimo di Genova numero di Registro 2336. Stazza LordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 10.495 tons, Stazza NettaStazza netta La Stazza netta esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 6.182 tons, Portata massimaPortata massima + Si definisce portata massima di una nave il peso massimo del carico che essa può imbarcare, questo dato si esprime in tonnellate.Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 14.588 tonnellate. Lunghezza massima 150,30 metri, Larghezza massima 20,83 metri, Pescaggio massimo 11,6 m. Apparato di propulsione 1 motore principale – 2 tempi 9 cilindri Diesel (720 mm x 1250 mm), Potenza massima sviluppata 5.500 Cavalli, Velocità massima 13,0 nodi, eliche di propulsione 1 .
Armatore: Agenzia Generale Italiana Petroli – AGIP – Roma – ITALY
Foto 2
Nella foto 2 sul tavolo dell’operatore sopra la mensola i due ricevitori di cui la nave era dotata, quello di destra è il tipo R-286 della Officine Marconi di Genova era un apparato a valvole e del tipo supereterodina per Onde Medie e Onde Lunghe con copertura dai 300 ai 4.000 metri di lunghezza d’onda, sulla sinistra il ricevitore modello R-285 per Onde Corte, copriva dai 12 ai 100 metri, montava 6 valvole ed era sempre un RX supereterodina. Il grosso apparato a sinistra dei ricevitori è il radiogoniometro tipo DF-M3 RX-M3, la parte superiore era costituita dal ricevitore mentre la parte inferiore era il radiogoniometro vero e proprio, si trattava già di un apparato evoluto nel quale per effettuare la misura dei rilevamenti dei radiofari non era più necessario ruotare l’antenna perchè il c.e.m. ricevuto era riprodotto all’interno dello stesso apparato e quindi attraverso la rotazione di una bobina mobile si poteva effettuare la misura del rilevamento desiderato. Sulla destra del tavolo operatore ci sono due trasmettitori, l’apparato grande era il Trasmettitore radiotelegrafico principale della MARCONI ITALIANA modello T 282 per Onde Medie e Lunghe a fianco il TX d’emergenza delle Officine Marconi del tipo a scintilla frazionata. Sotto il tavolo sulla sinistra la sezione di avviamento per i gruppi motori per l’alimentazione degli apparati, a paratia si notano diversi quadri elettrici e sul cielo della SRT il commutatore a coltello per le antenne di trasmissione.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231