Motocisterna M/c “POINT LACRE” c/s 5LTW

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Foto 1 (Foto tratta da “shipspotting”)

Motocisterna “POINT LACRE” nominativo internazionale 5LTW, costruita nel 1958 in Svezia presso il Cantiere di Uddevallavarvet – Uddevalla,  per la Compagnia di Navigazione F.lli Ravano – Genova. La nave era classificata nella categoria Tanker ship – Crude Oil quindi Petroliera per il trasporto di Greggio. Aveva una Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 di  12,467 tons una Stazza nettaStazza netta La Stazza netta  esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 di 7,332 tons, Dislocava 19,740 tonnellate, aveva una Lunghezza fuori tutto di 171 metri, Larghezza alla sezione maestra 21 metri. Apparato propulsore era costituito da un motore Diesel 9 cilindri ( 760 x 1500 mm) Gotvarken Uddevallavartvet in grado di sviluppare una Potenza di 8450 Cavalli, singola elica. La nave fu iscritta al Registro Liberiano che come altri registri venivano chiamati “Registri di comodo o di convenienza” per via del regime agevolato di tassazione ma anche per le minori dotazioni che venivano richieste per rendere idonea la nave a prendere il mare, ciò era possibile fino a prima della nascita dell’ IMO (International Maritime Organization) che è un organismo dell’ONU che legifera in materia di trasporti marittimi e quindi di navi e le cui leggi devono essere promulgate da tutti i Paesi del mondo pur se ammesse alcune deroghe marginali.

Foto 2 (foto proveniente dall’archivio fotografico del Cantiere)

La stazione radio della M/n “POINT LACRE” era equipaggiata esclusivamente con apparati italiani, come si vede in foto, la nave era dotata di un solo ricevitore e questo probabilmente era quanto contemplato dalle norme per le navi da carico di bandiera liberiana che probabilmente non obbligavano l’ imbarco di due ricevitori, il ricevitore che appare in foto tuttavia è un ALLOCCHIO BACCHINI AC/16  Universale quindi con copertura di frequenza da 75 kHz fino a 31 MHz perciò in grado di operare su tutte le frequenze assegnate al Servizio Radiomobile Marittimo. Sulla sinistra del ricevitore appaiono i trasmettitori di cui la nave era dotata, il primo è il TX radiotelegrafico di emergenza per la banda dei 500 kHz si tratta di un TX prodotto dalla IRME di Roma come modello T50-5, di seguito il Trasmettitore radiotelegrafico principale per Onde Corte  modello T 300 OC della MARCONI ITALIANA e sempre dello stesso produttore il Trasmettitore radiotelegrafico principale per Onde Medie modello T 300 OM. A paratia in corrispondenza del TX di emergenza il commutatore per le antenne di trasmissione, sulla destra del ricevitore invece appare sul piano del tavolo il telecomando o centralina per l’avvio degli inverter e per selezionare altri servizi, sopra il telecomando è installato il commutatore per le varie tensioni tra le quali quella di “emergenza”, installato a paratia si nota l’alimentatore del ricevitore del segnale di autoallarme per la 500 della S.I.R.M. Tipo  A 02. Sul tavolo un unico tasto telegrafico per tutti i trasmettitori e probabilmente esso era commutabile proprio da uno degli switch della centralina.

 

Foto 3

Si coglie, in questo articolo, l’occasione per una breve descrizione di uno dei più diffusi ricevitori navali installati a bordo delle navi italiane negli anni 50 e 60, si tratta dell’ALLOCCHIO BACCHINI Mod. AC/16 che veniva costruito in 3 versioni, un modello noto come AC/16 OM con la sola copertura delle Onde Lunghe e Medie, un tipo a sintonia continua da 1,4 a 25 MHz e nel caso dell’immagine il più completo ossia il modello  AC/16 Universale con gamma di frequenza da 75 kHz a 31 MHz. Questa tipologia di ricevitori avevano un comando di sintonia doppio per ricerca rapida e sintonia fine. Selettività variabile a 4 posizioni: Strettissima, stretta, media, larga. In luogo dell’altoparlante poteva essere richiesto il misuratore di intensità di campo, tarato in unità “S”. Altoparlante di controllo escludibile per l’ascolto in cuffia. Presa per altoparlante esterno con 4 Ω di impedenza e due prese per cuffie ad alta impedenza, 4.000 Ω. Possibilità di collegamento ad un relè di desensibilizzazione nel caso di  funzionamento con un trasmettitore. Ricezione nelle modalità  A1, A2 e A3 .
AC 16 Universale – Gamme di ricezione:

​31 – 14 MHz          9,68 – 21,4 metri       doppia conversione

14,8 – 6,8 MHz      20,3 – 44,1 metri       doppia conversione

7,0 –  3,1 MHz       42,8 – 96,7 metri       doppia conversione

3,3 – 1,4 MHz        90,9 – 214,2 metri     doppia conversione

1.650 – 700 kHz    181,8 – 428,6 metri   semplice conversione

735 – 330 kHz       408,1 909 metri        semplice conversione

350 – 158 kHz       857,1 – 1898 metri    semplice conversione

167 – 75 kHz         1.700 – 4.000 metri   semplice conversione

I dati del ricevitore sono stati estrapolati dal sito https://www.radiomuseum.org/r/allocchio_ac16.html 

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

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