Motonave M/n “FENICE” c/s IBYD

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       Foto 1

Motonave “FENICE”, tipo di nave Bulk Carrier (rinfusiera – carichi alla rinfusa: granaglie/minerali). Lunghezza fuori tutto 193,63 metri,  Larghezza massima 12,68 metri,  Stazza LordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 15.981,71 tons,  Stazza NettaStazza netta La Stazza netta  esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 8.421,49 tons, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 34.500 tonnellate, Immersione massima 10,39 metri, altezza di Bordo libero mm 3586 (parte emersa dello scafo nelle condizioni di massimo carico). 6 stive per il carico, Portata Lorda 27.130. tonnellate, dotata di 2 imbarcazioni di salvataggio per 98 posti. Costruita presso i Cantieri C.R.D.A. – San Marco di Trieste nel 1962.  Apparato motore a poppa: Un motore diesel a due tempi 8 cilindri sovralimentato per una potenza di 9.600 CV , 1 elica.

Foto 2

Nella Foto 2 la postazione operatore con due ricevitori dell’ALLOCCHIO BACCHINI entrambe Mod. AC 16, il ricevitore di destra copriva solo le Onde Lunghe e le Onde Medie, mentre il ricevitore di sinistra era il modello a copertura generale delle frequenze, al centro tra i due ricevitori c’è la centralina SIRM con varie funzioni di commutazione come l’ascolto in altoparlante esterno, per commutare il jack del tasto telegrafico a uno dei due trasmettitori principali e per altre commutazioni per le quali si rendeva necessaria la centralizzazione. Al centro in alto, in corrispondenza della posizione della centralina e sulla destra dell’orologio di stazione si vede il grosso commutatore per le antenne di trasmissione. Sulla destra della postazione operatore appare il Trasmettitore radiotelegrafico principale della Marconi Italiana Mod. T-300-OM per la banda delle Onde Medie (500 kc/s), appena a dx del TX, installato a paratia si nota un quadro elettrico con una manopola; probabilmente si tratta del comando d’avviamento per i motori d’alimentazione dell’impianto radio. Sulla sinistra della postazione operatore , installato sopra il mobiletto c’è il Trasmettitore radiotelegrafico principale per Onde Corte della Marconi Italiana Mod. T-300-OC.

Foto 3

Nella foto 3 appare in primo piano il grosso ricetrasmettitore radiotelefonico in modulazione di ampiezza per Onde Corte della IRME Mod. “SATURNO” sulla destra del quale appare installato sul tavolo il TX radiotelegrafico di emergenza prodotto della IRME, si tratta del Mod. T50-5, sopra, a parete, il commutatore per le tensioni di alimentazione. Sulla dx del TX di emergenza, installato a paratia, il ricevitore del segnale d’autoallarme per la 500 kc/s, gli estintori che appaiono in foto erano di tipo a polvere per domare incendi di tipo elettrico.

Foto 4

In foto, sopra il mobiletto, il ricevitore radiogoniometrico della Marconi Italiana Mod. 3-3-S-3, a fianco sulla sx installato a paratia un apparato per la banda VHF che al momento della stesura di questa pagina mi risulta di marca sconosciuta. Sulla sx del VHF appare il classico Barometro aneroide e a terra nel suo alloggiamento  a cavalletto il ricetrasmettitore di soccorso per lance di salvataggio Mod. “NAUTILUS”.

Foto 5

Nella foto sopra al centro l’antenna del radiogoniometro sul cui supporto sono ancorati gli isolatori di due antenne filari che suppongo siano di ricezione vista la vicinanza con l’antenna radiogoniometrica e con la bussola magnetica principale, bussola che appare nel suo alloggiamento di legno protetto da un copertura di ottone con sportellino (Chiesuola). Questa bussola è anche oggi installata in controplancia (ponte scoperto sopra il Ponte di Comando), nella tradizione tale bussola si chiama “NORMALE” ed è l’oggetto più importante della nave in grado di fornire la direzione (Rotta) sempre finchè esisterà il Campo Magnetico Terrestre, essa prima della consegna della nave viene debitamente compensata contro l’influenza dei ferri di bordo e contro i campi elettrici e magnetici della nave.

A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231

 

 

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