Motocisterna M/c “SICILMOTOR” c/s ICUS
Foto 1
Costruita nel 1958 dai Cantieri Ansaldo di Sestri Ponente, per Italnavi Società di. Navigazione( Genova) varata il 23.03.1958 e consegnata il 13.09.1959, Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 20.616 tons, Portata massimaPortata massima + Si definisce portata massima di una nave il peso massimo del carico che essa può imbarcare, questo dato si esprime in tonnellate.Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 31.500 tonnellate, Lunghezza fuori tutto 208 metri, Larghezza massima 26,10 metri, Immersione massima 10,40 metri. Apparato motore di potenza dichiarata pari a 14.000 hp, velocità 16 nodi.
Foto 2
Nella foto 2 una panoramica della stazione radio della nave, al centro il tavolo operatore con due ricevitori dell’ALLOCCHIO BACCHINI modello AC 16, quello di destra a copertura continua fino a 30 MHz mentre quello di sinistra con la sola copertura delle Onde Lunghe e Medie, dietro questo ricevitore installato a paratia il grosso commutatore di antenna. Sotto i ricevitori una consolle per lo smistamento del tasto telegrafico sui vari trasmettitori. A destra appare il TX radiotelegrafico principale della MARCONI ITALIANA per le Onde Corte, si tratta del modello T-300-OC, il trasmettitore sul lato opposto è invece il TX radiotelegrafico principale per le Onde Medie (banda dei 500 kc/s) modello T-300-OM sempre della MARCONI ITALIANA, sulla destra di questo apparato si nota il “tubo portaordini” o “tubo portavoce” per le comunicazioni tra il Ponte di Comando e la stazione RT, sulla sinistra appaioni alcuni apparati descritti in una foto successiva mentre citiamo il grosso orologio di stazione con evidenziati i minuti di silenzio per la grafia e quindi con obbligo di ascolto della frequenza dei 500 kc/s.
Foto 3
In questa foto segnaliamo i soli apparati non visibili nella precedente, sulla destra appoggiato sul tavolo appare il ricetrasmettitore radiotelefonico in modulazione di ampiezza modello “ALDEBARAN I” prodotto dalla IRME di Roma, questo RTX aveva la copertura della banda della Radiofonia da 550 kHz a 1600 kHz per l’ascolto delle varie emittenti broadcasting e quindi per la ricezione dei notiziari e quanto offerto dai servizi delle BC, quindi l’apparato copriva la banda marina delle onde medie da 1.6 a 2.9 MHz per il traffico RTF (radiotelefonico) eppoi una banda HF ossia da 8 a 9 MHz per i collegamenti a più lunga distanza. In trasmissione l’apparato era quarzato e aveva 5 frequenze per lo svolgimento del traffico RTF. A terra si nota il ricetrasmettitore per le lance di salvataggio modello NAUTILUS.
Foto 4
Nella foto 4 segnaliamo sulla sinistra il trasmettitore radiotelegrafico di emergenza per la banda dei 500 kc/s, si tratta del modello T50-5 di produzione IRME, appena sulla sua destra il commutatore per le tensioni (principale/ emergenza) e installato a paratia sulla sinistra dell’orologio di stazione l’interruttore principale della stazione radio.
Foto 5
Nella foto sopra la gabbia di protezione delle uscite dei trasmettitori e le relative connessioni con le antenne di trasmissione quindi in posizione longitudinale il grosso cassone contenente le batterie per l’alimentazione di emergenza.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231