Motocisterna M/c “AGIP GENOVA” c/s ICXG
Le foto della stazione RT della M/c “AGIP GENOVA” sono state gentilmente concesse dall’Ufficiale RT Giancarlo NICCOLI di Belvedere Marittimo (CS)
Foto 1
La Motonave “AGIP GENOVA” nominativo internazionale I C X G è stata costruita presso il Cantiere navale “Fincantieri di Ancona”, Costruzione n. 253 , l’impostazione della chiglia fu effettuta il 21.06.1961 mentre la nave fu varata il 02.06.1963, tipo di scafo: scafo singolo – single hull in acciaio. – iscritta al Compartimento Marittimo di Genova. La nave aveva una Stazza lordaStazza lorda Una delle misure più frequentemente citate nella valutazione di un’imbarcazione è la sua stazza lorda (o GT, Gross Tonnage o Gross Register Tonnage GRT), comprendente tutti i volumi interni della nave, oltre a quelli utili per il trasporto delle merci e dei passeggeri, e quelli di servizio, gli spazi della sala macchina per il combustibile e così via.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 di 31.280 tons, Stazza NettaStazza netta La Stazza netta esprime la capacità dei volumi di tutti gli spazi interni della nave utilizzabili per scopi commerciali (carico e passeggeri) si esprime in (NT o Net Tonnage). Non comprende quindi la parte di impianti, di servizi della nave, gli alloggi, le cisterne del bunker, le varie cale o magazzini e si misura dalla superficie interna dei locali.A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 16.719 tons, Portata massimaPortata massima + Si definisce portata massima di una nave il peso massimo del carico che essa può imbarcare, questo dato si esprime in tonnellate.Alfredo De Cristofaro IK6IJF - INORC 231 53.196 tonnellate, DislocamentoDislocamento + Il Dislocamento di una nave è la massa dell'acqua da essa spostata la quale, per il principio di Archimede, è uguale alla massa totale della nave stessa e, conseguentemente, i pesi dell'acqua e della nave si equivalgono. Il Dislocamento è quindi il peso reale della nave e si esprime in tonnellate, questa unità non va confusa con la tonnellata di stazza che è invece una misura di volume (una tonnellata di stazza è uguale a 2,83 metri cubi). 66.818 tonnellate, La petroliera aveva una Lunghezza max di 229,27 metri, una Larghezza alla sezione maestra di 31,17 metri e un Pescaggio massimo pari a 12,30 metri. Apparato propulsore un Mototore principale 9 cilindri (840 x 1800 mm) in grado di sviluppare una Potenza di 19.000 Cavalli e capace di far raggiungere alla nave una velocità massima di 16,5 nodi, singola elica di propulsione a passo fisso. Armatore “SNAM” Soc. Nazionale Metanodotti SpA – ITALY
Foto 2
Su questa nave la stazione radio originale era stata completamente aggiornata con equipaggiamento più moderno anche se due apparati nella foto sopra molto probabilmente risalgono a quelli con cui la nave era stata consegnata dopo il varo, sul tavolo al centro ci sono tre ricevitori di cui uno risalente alla stazione originaria e si tratta dell’ALLOCCHIO BACCHINI modello AC/20 che è l’RX sulla destra con l’ampia scala rettangolare bianca. L’apparato in 8 bande copriva in continua da 25 kc/s fino a 30 Mc/s nelle modailità A1, A2 e A3, sicuramente a bordo, nella configurazione della stazione che si vede in foto, era usato per semplicità d’impiego come ricevitore panoramico quindi per l’ascolto delle liste traffico, per la radiofonia broadcasting, per l’ascolto della 500 kc/s, su questa frequenza l’apparato era molto stabile tenendo conto dell’ampiezza della scala della banda dove veniva sintonizzata la 500. Accanto a questo RX sulla sinistra appaiono due ricevitori, quello sopra è un DANCOM mentre il ricevitore sotto è un HAGENUK modello EC958/5; è sempre bene ricordare che a proposito degli apparati costruiti in Nord Europa, spesso una Casa produttrice poneva sui propri apparati il marchio di un’altro produttore con il quale era in collaborazione, questo ricevitore risale ai primi anni ’70 ed è parzialmente sintetizzato attraverso il principio del Loop di Wadley a compensazione di frequenza, copriva in continua da 10 kHz a 30 MHz nelle modalità CW, MCW, AM (DSB) ed SSB in A3A, A3H e A3J con possibilità di FSK (F1 ossia TELEX). Molto probabilmente, per le caratteristiche di selettività, questo ricevitore veniva utilizzato per il traffico in grafia. L’apparato sopra è un DANCOM modello 203 un ricevitore che oltre all’AM e all’ SSB aveva la modalità CW e F1 (TELEX), l’RX era a copertura continua di frequenza da 10 kc/s a 30 Mc/s in segmenti di 1 Mega commutabili dalla manopola accanto a quella del VFO, il commutatore dei Mega aveva due posizioni fisse una per la 500 kc/s e l’altra per la 2182 kc/s per una sintonia immediata delle QRG di soccorso, l’apparato inoltre aveva la possibilità di essere alimentato dalla normale tensione di rete ossia a 220/240 Volts o dalla 24 Volts delle batterie e quindi poteva essere utilizzato senza problemi in caso di emergenza. Per la descrizione degli apparati rimanenti già visibili in questa foto si passa a illustrarli nella successiva.
Foto 3
Sulla destra della foto il grosso apparato a forma di cubo è il trasmettitore radiotelegrafico per la banda della 500 kc/s, questo apparato è il modello TS 57 della MAGNETI MARELLI di sicuro presente a bordo con il ricevitore dell’ ALLOCCHIO BACCHINI alla consegna della petroliera. Questo apparato che aveva rivestito il compito di TX di emergenza, probabilmente nel tempo era diventato il trasmettitore principale per le Onde Medie con possibilità di alimentazione a batteria in caso di emergenza, l’apparato poteva erogare circa un centinaio di Watt, queste considerazioni scaturiscono dal fatto che l’altro trasmettitore presente a bordo, visibile in fondo a sinistra, era un TX “All Mode” ma senza la copertura in trasmissione della banda dei 500 kc/s, l’apparato era il modello DANCOM HF 400 dotato del suo eccitatore modello E 201, con copertura in trasmissione da 1,6 Mc/s fino a 3,8 Mc/s e delle bande HF dei 4, 6, 8, 12, 16, ,22, 25 Mc/s, la massima potenza erogata dal TX era di 400 Watt riducibili fino a 100 W. L’apparato in trasmissione era pilotato dal suo eccitatore dove erano programmate le frequenze di trasmissione sia nella banda delle Onde Medie che in HF dove poteva disporre di 15 frequenze canalizzate su ogni banda, sempre sull’eccitatore si commutava la modalità di trasmissione, il trasmettitore era provvisto di modulatore del segnale di allarme per la 2182. Nella stazione sono presenti vari accessori, dal tasto telegrafico di tipo semiautomatico alla cuffia, a paratia sono installati un commutatore per le antenne di ricezione, degli altoparlanti esterni, la targa con il nominativo della nave, sul tavolo ancora un telefono INTERCOM e altri dispositivi necessari al funzionamento della stazione.
A cura di Alfredo De Cristofaro IK6IJF – INORC 231
Si ringrazia per la collaborazione l’Ufficiale RT Aldo Cassetta – IK3OGG